Notte di San Lorenzo: 5 cose da sapere sulle Perseidi

Perseidi

La notte di San Lorenzo è ormai vicina. Quest’anno poi, come sappiamo, è astronomicamente positivo in quanto il prossimo 14 agosto ci sarà Luna nuova.

In questo periodo, da 10 a 40 tonnellate di polvere di meteoreentrano nella nostra atmosfera ogni giorno, da cui si origina il fenomeno delle “stelle cadenti”, che, tra romanticismo e curiosità, affascina milioni di appassionati.

Ecco 5 cose da sapere sul fenomeno.

A cosa è dovuto?

“Lo sciame delle Perseidi è originato dallacometa Swift-Tuttle, scoperta nel 1862si legge sulla guida del Virtual Telescope Project – […] Il fenomeno si verifica proprio quando la Terra passa in prossimità dell’incrocio tra la sua orbita e quella della cometa in questione, “tuffandosi” così nella nube di polveri seminata da quest’ultima lungo il proprio percorso attorno al Sole”.

“Questi grani di polvere – continua la guida – penetrando a gran velocità nell’atmosfera terrestre, si incendiano, lasciando così nel cielo la caratteristica scia”. Pur essendo comunemente noto come fenomeno delle stelle cadenti, non è dovuto dunque ad una “caduta di stelle”, ma piuttosto di “briciole” della cometa citata.

Perché questo nome?

La tradizione riporta il fenomeno al martirio di San Lorenzo, che secondo la tradizione arse sulla graticola nel 258 d.C.. La ricorrenza è fissata il 10 agosto e il nome popolare “lacrime di San Lorenzo” ricorderebbe la sofferenza del santo. Il nome più scientifico delle Perseidi deriva invece dalla posizione occupata nel cielo dal radiante, il punto dal quale in prospettiva le meteore sembrano originarsi: il punto sembra infatti dirigersi verso la costellazione di Perseo.

Perseo

È sempre osservabile?

Il fenomeno è teoricamente sempre osservabile e ricorrente, ma non sempre le condizioni consentono di avere la medesima intensità. Il numero di meteore effettivamente visibili, anche se almeno 50 meteore all’ora a ridosso del massimo, subisce in realtà sensibili fluttuazioni. In primo luogo, gli sciami sono più intensi in prossimità del ritorno della cometa, che rifornisce la propria traiettoria di polvere “fresca”.

Inoltre può accadere che nel periodo di massima attività delle Perseidi sia presente la Luna, magari prossima alla fase piena, con un pesante effetto negativo sulla visibilità delle meteore. L’anno scorso infatti questo fu un fattore determinante nell’osservazione, che si ricorda piuttosto deludente a causa della Superluna proprio il giorno 10 agosto. Ma quest’anno, sorgendo il nostro satellite solo alla fine delle notte, il fattore sarà nettamente a favore.

Quando è previsto il massimo nel 2015?

I calcoli astronomici prevedono il picco tra le 08:30 e le 11:00 del giorno 13 agosto, dunque le prime ore del 13 saranno quelle ideali. Ad occhio nudo è senza dubbio il modo migliore per godersi lo spettacolo, ma determinante sarà un luogo di osservazione il più lontano possibile dall’inquinamento luminoso.

Cielo 1308

Quando tornerà la cometa?

La cometa Swift-Tuttle è stata osservata l’ultima volta nel 1992, un passaggio spettacolare attraverso il sistema solare interno. Prima di allora fu osservata esattamente un secolo prima, anno della sua scoperta. Le fonti storiche indicherebbero poi due precedenti osservazioni nel 188 d.C., e forse anche nel 69 a.C. Secondo i calcoli, dovrebbe tornare a rendersi visibile nel 2126, quando sarà facilmente visibile anche ad occhio nudo. Almeno per chi ci sarà.

Roberta De Carolis

Fonte:http://www.nextme.it/scienza/universo/9218-perseidi-5-cose-da-sapere-stelle-cadenti

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